HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 30 Maggio 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 30 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 10, 46-52

Pochi giorni fa camminavo per le strade di Milano e come sempre accade, si vedono passare persone di tutti i tipi, ma ci sono alcune persone che non passano, sono ferme, sedute per terra sopra un cartone piegato, alcune dormono nei sacchi a pelo, altre fanno l’elemosina, c’è chi mangia, chi beve, e così passano i loro giorni, i mesi e gli anni.

Questo sono i mendicanti, gli accattoni, i Bartimeo dei nostri giorni, ma nessuno di questi chiede aiuto, forse perché hanno ricevuto troppe delusioni dalla vita, e non credono più negli uomini e nemmeno i sé stessi, normalmente chiedono solo qualche spicciolo per tirare avanti.

E forse, agli occhi di Gesù, anche noi siamo un po’ tutti come loro, chi più chi meno, siamo tutti chiusi nella nostra povertà, e siamo soddisfatti se riceviamo quel tanto che ci serve per vivere, ma non gridiamo a Gesù: Figlio di Davide, abbi pietà di me, fa che io veda di nuovo.

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E allora, prima di metterci alla scuola di Gesù, cominciamo a metterci alla scuola di Bartimeo, cominciamo a riconoscere la nostra cecità e il nostro essere mendicati della fede, e chiediamo a Gesù di guarirci, di guarirci interiormente, perché è possibile guarire e tornare a vedere. Ma dobbiamo cominciare a crederci.

Credici, credi che Gesù ti può guarire.

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