Questo Gesù è un provocatore, infatti, va a sedersi con i pubblicani e i peccatori, proprio mentre i farisei e gli scribi stavano a guardarlo. Ma in realtà Gesù non è un provocatore, anzi, è meglio dire che non è la sua finalità quella di provocare nessuno, è in vece la malevolenza di chi lo osserva a leggere come provocatorio un comportamento che in realtà è pieno di amore.
Basterebbe per esempio ricordare tutti quei martiri cristiani che sono stati perseguitati e uccisi semplicemente perché facevano delle opere buone, ma a volte la bontà da fastidio. E noi, siamo infastiditi dalla bontà? Spero proprio di no, tuttavia potrebbe capitare anche a noi di risultare fastidiosi a qualcun’altro semplicemente perché facciamo del bene.
Cosa fare in questi casi? Gesù insegna! Continua a fare il bene senza stancarti, continua ad accogliere chi è rifiutato dagli altri, continua a lasciare la tua porta aperta anche a chi ha fatto del male. Ma se vogliamo veramente ascoltare questo Vangelo di oggi fino in fondo, non accontentiamoci di lasciare aperta la porta, usciamo noi da quella porta per metterci alla ricerca di chi si è perduto.
Non aspettiamo che ritrovi da solo la strada, cerchiamolo mentre è ancora perso, perché è quello il momento in cui ha maggiormente bisogno.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano