Mentre Gesù sale verso Gerusalemme la gente che lo segue è sgomenta e impaurita, sono consapevoli infatti che a Gerusalemme tira una brutta aria, che ci sono persone importanti a cui Gesù ha pestato i piedi con i suoi insegnamenti, e che vorrebbero catturarlo.
Inoltre, Gesù conferma questi loro timori e dice apertamente che sta per essere condannato, deriso, e ucciso. E una prima domanda che mi viene in mente è questa: come mai al giorno d’oggi la fede cristiana non da fastidio a nessuno?
Non è del tutto vero, ci sono alcune persone a cui diamo fastidio, ma normalmente la religione non viene avvertita come una minaccia da parte delle istituzioni, anzi sembra che vadano quasi a braccetto. Come mai la religione cammina sulla stessa strada del mondo e non propone una alternativa? Forse perché il mondo è diventato santo, oppure che la religione ha perso la sua capacità di denunciare gli inganni e le ingiustizie del mondo?
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E con questo non voglio dire che abbiamo bisogno di preti rivoluzionari, no, la capacità di dialogare pacificamente è una grande cosa. Ma alcune ingiustizie e falsità non dovrebbero essere tollerate, anche quando il prezzo da pagare è alto.
Ma probabilmente tutti noi, in alcune circostanze, fissiamo un prezzo alla giustizia e alla verità, e siamo pronti a barattarle con altri beni, come il guadagno o il quieto vivere. Ed è da queste cose che capiamo se stiamo mettendo il Vangelo a nostro servizio, o se stiamo mettendo la nostra vita a servizio degli altri.