Ad un certo punto Pietro dice a Gesù: Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito. E dice questo aspettandosi qualcosa in cambio, e così dimostra che in realtà non ha lasciato veramente tutto, in realtà è come se avesse fatto un investimento, ha lasciato alcuni beni per riceverne degli altri in cambio.
E Gesù conferma che seguire lui è un buon investimento, e gli promette il centuplo rispetto a quello che ha lasciato. Ma la ricchezza che Gesù promette non è nell’ordine della proprietà privata, ma in quello della libertà.
Proprio come quella persona che finalmente può dire di essere felice, non perché ha comperato tutto quello che c’era al mercato, ma ha capito di non averne bisogno. Così capita a chi segue Gesù, che lascia tutto, e non diventa per questo titolare di 100 case, ma che troverà sempre 100 case pronte ad accoglierlo, troverà sempre un campo in cui lavorare, e fratelli e sorelle con cui parlare.
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Se rinunci alla sicurezza dei beni che possiedi per seguire Gesù, avrai la sicurezza della provvidenza di Dio che ti sosterrà, ma insieme avrai anche persecuzioni. Dio provvede alla nostra vita, ma non ci sottrae alle persecuzioni.
E per questa ragione, se non abbiamo una prospettiva di eternità, effettivamente può tornare comodo non essere discepoli di Gesù, ma se il nostro sguardo è fisso sulla vita eterna, allora conviene seguire Gesù, e prepariamoci ad attraversare le persecuzioni per raggiungere la meta del nostro cammino.