Non so se vi è già capitato di toccare un lebbroso, fatto sta che non è una cosa ovvia avere il coraggio di toccarlo.
Questo non vale solo per la lebbra, ma per ogni malattia infettiva. Che senso ha toccare una persona che potrebbe trasmetterti la sua malattia? Non è meglio tenere una distanza di sicurezza?
Si, certo, sarebbe sciocco mettere a rischio la propria vita, solo per la leggerezza di stringere la mano ad un malato infettivo. Gesù tese la mano e toccò il lebbroso e gli disse: Sii purificato. Gesù fa una cosa straordinaria, infatti, attraverso il contatto con quel lebbroso, invece di ricevere la malattia, trasmette la sua guarigione.
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Anche lo spirito ha le sue difese immunitarie, uno spirito forte quando entra in contatto con il male, invece di assorbire il male lo respinge, e propaga il bene. Uno spirito debole è invece come una spugna, subito assorbe il male che lo circonda.
Una persona ti risponde male, e subito il male invade i tuoi pensieri, vedi una ingiustizia, e subito il tu0 cuore si carica di rabbia e di sete di vendetta, vedi una persona che possiede qualcosa che desideri e subito l’invidia ti assale.
A volte siamo davvero deboli nella fede, invece di trasmettere il bene assorbiamo il male. Chiediamo a Gesù che tocchi la nostra anima e ci purifichi, e ci renda più simili a lui, persone luminose, che rifiutano le tenebre e che sanno trasmettere solo luce.