fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 28 Gennaio 2023

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Gesù dice al vento: Taci, calmati. E il vento gli obbedisce, la tempesta cessò e tornò la quiete. Non sta bene dire ad un’altra persona: taci. Sarebbe maleducato cercare di mettere a tacere un altro. E tuttavia a volte è anche bene saper dare questo ordine: Taci, calmati! Ma non dobbiamo darlo agli altri, dovremmo darlo ai nostri pensieri, ai nostri desideri. Infatti, a volte la nostra interiorità è un mare in tempesta, perché perdiamo il controllo del timone, perdiamo il dominio di noi stessi, e ci lasciamo trascinare a destra e a sinistra dalle onde dei pensieri, che possono essere di tanti tipi.

Potrebbero essere sentimenti di rabbia, perché magari una persona ci ha umiliato e la nostra mente continua a ritornare su quella umiliazione, in cerca di trovare un qualche modo per vendicarsi, ma dobbiamo saper dire e ripetere a questi pensieri: taci, calmati. O forse ci viene il desiderio di comperare qualcosa, qualcosa che non ci serve veramente, ma nonostante questo non riusciamo a togliercelo dalla mente.

Ma se questi desideri, queste passioni non esprimono veramente qualcosa che ci aiuta a migliorare, che ci aiuta a stare meglio, allora da dove vengono queste burrasche? Non sempre lo possiamo capire, perché nemmeno noi siamo capaci di comprendere fino in fondo i misteri della nostra profondità, da cui a volte emergono cose belle, e altre volte cose spiacevoli. In questi casi, quando arrivano le brutte tempeste, ricondiamoci di chiedere l’aiuto di Gesù, chiediamo che plachi la tempesta, e ci aiuti a riprendere il timone di noi stessi.

E noi, da parte nostra, ordiniamo ai pensieri disordinati di tacere.

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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano