Tutti sappiamo che Dio è misericordioso, ed è una cosa buona, perché questo ci permette di riavvicinarci a lui quando abbiamo sbagliato, ci permette di rialzarci dopo le nostre cadute, ci offre la speranza di venire salvati nonostante le nostre debolezze.
E tuttavia la misericordia non sempre è uno strumento efficace nell’educazione, ci sono infatti persone che approfittano della misericordia e invece di correggersi sprofondano sempre di più nel proprio peccato.
Ma la misericordia di Dio non deve essere confusa con una forma di permissivismo, come se il giusto e il malvagio alla fine riceveranno la stessa ricompensa senza distinzione. Su questo punto Gesù ha degli insegnamenti molto chiari.
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Oggi, per esempio, ci insegna che non si avvicineranno a Dio gli operatori di iniquità, anche se sono stati bravi a parole, anche se hanno scacciato demoni e anche se hanno partecipato alla Messa, non importa, gli operatori di iniquità non entreranno nel Regno dei cieli.
Non scherziamo dunque con il fuoco. Cerchiamo davvero di essere persone rette, sincere, oneste, e non diciamo nel nostro cuore: tanto Dio è buono. Si, è vero, Dio è buono, ma questo non cambia il fatto che le nostre azioni portano sempre a delle conseguenze, e chi semina male raccoglierà male, e chi semina amore raccoglierà amore.