La fede è una grande cosa, la religione un po’ di meno. E se ci facciamo caso, nel Vangelo, Gesù da molta più importanza all’avere fede che all’aderire a un particolare gruppo religioso. Anzi, molti discorsi di Gesù esprimono una grande criticità nei confronti delle istituzioni religiose del suo tempo.
Nel vangelo ci sono circa 20 passi in cui Gesù rimprovera l’ipocrisia degli scribi e dei farisei. Questo ci dà la misura di quanto l’ipocrisia fosse un problema grande al suo tempo. Ma non solo una volta. Il Vangelo parla anche a noi che lo ascoltiamo oggi.
E siate sinceri: quando sentite che i farisei caricavano sulle spalle della gente dei pesi che loro stessi non portavano, non avete pensato a quello che accade ancora oggi? E di questi personaggi religiosi che dicono e non fanno? Non ce ne sono tanti anche oggi?
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Non pensate che vi stia dicendo queste cose perché mi sono svegliato con la luna storta e allora mi metto a criticare la religione, no, credetemi, dico queste parole solo perché è stato Gesù, per primo, a metterci in guardia dall’ipocrisia religiosa.
Cerchiamo di rimanere umili, e di conservare integra la nostra fede, senza lasciarci corrompere dall’orgoglio e dalla vanagloria.