Hanno portato via il Signore e non sappiamo dove l’hanno posto! La risurrezione di Gesù non si manifesta come una vittoria ma come una sconfitta, innanzitutto perché Gesù non viene incoronato con una corona d’oro ma con una di spine, non viene fatto sedere su un trono ma viene inchiodato su una croce.
Ma la stessa risurrezione non è un evento glorioso ma nasce dall’esperienza di vuoto, di solitudine, perfino di un furto: hanno portato via il Signore, lo hanno rubato, la più vergognosa delle offese, rubare il cadavere di un uomo dalla tomba.
Questo è un passo del Vangelo dedicato a tutti coloro che, pur ascoltando il vangelo, non trovano conforto, si sentono smarriti e falliti, si sentono inadeguati e derubati da questo mondo.
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Coraggio, non lasciatevi andare, anzi, accelerate il passo, come l’apostolo Giovanni che, sentendo che mancava il corpo di Gesù, si mise a correre verso la tomba, e per primo entrò a vedere, e capì, e credette: questo non è il segno della sconfitta, la tomba vuota è il segno della vittoria, la tomba è vuota a causa della risurrezione.
Cari amici e amiche, impariamo a leggere la nostra vita con lo sguardo della fede, impariamo ad addolorarci solo per ciò che addolora Dio, e a rallegrarci per tutto ciò che è conforme al Vangelo. Se poniamo la nostra gioia nella volontà di Dio, nessuno potrà rubarci la nostra gioia.