L’annuncio del Vangelo non è solo per le folle, ma anche per ciascuno di noi, personalmente. Luca ci invita a considerare come la Parola di Dio sia qualcosa di cui possiamo fidarci, qualcosa che abbiamo ricevuto, e che possiamo trasmettere con sicurezza.
Ognuno di noi è chiamato a fare questo nella propria vita: accogliere la Parola, lasciare che ci trasformi e poi condividerla con chi ci sta accanto, con semplicità e autenticità.
Più avanti Gesù inaugura la sua missione pubblica leggendo il rotolo del profeta Isaia nella sinagoga. Qui proclama una verità potente: la buona notizia è per i poveri, i prigionieri, i ciechi e gli oppressi. Il Vangelo non è solo una parola da ascoltare, ma una vita da vivere, piena di giustizia, speranza e amore concreto.
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Non dobbiamo aspettare momenti straordinari per annunciare il Vangelo. Possiamo farlo nella nostra vita quotidiana, con gesti semplici: ascoltando chi soffre, offrendo una parola di speranza a chi è scoraggiato, mostrando compassione a chi è in difficoltà.
Condividere il Vangelo non significa solo parlare di Gesù, ma vivere come Lui: servendo con umiltà, perdonando chi ci ha ferito, costruendo ponti di pace.
Chiediamo al Signore la grazia di essere strumenti del Suo amore, affinché ogni nostra azione e parola possa essere una testimonianza del Vangelo nella nostra vita quotidiana.