fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 26 Agosto 2023

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Gesù muove una forte critica alle guide religiose del suo tempo: Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Osservate ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Noi non vogliamo fermarci a criticare i farisei di duemila anni fa, sono morti, e lasciamoli riposare in pace. Pensiamo piuttosto a noi stessi, alla nostre incoerenze.

Noi apparteniamo alla Chiesa, e purtroppo noi pastori abbiamo dato in molti casi un cattivo esempio, e non serve nascondere la testa sotto la sabbia, ancora oggi ci sono molte cose che non vanno, e di questo dobbiamo scusarci e dobbiamo convertirci.

Infatti, è facile dare la colpa ai cambiamenti del mondo, per tutte le persone che hanno perduto la fede e si sono allontanate dalla Chiesa, è facile dare la colpa agli altri, ma in larga parte la colpa è nostra. Se tutti noi cristiani vivessimo con passione e autenticità la nostra fede sarebbe come un sogno, non solo la Chiesa tornerebbe a fiorire, ma l’intera umanità ritroverebbe una strada più pacifica e umana su cui camminare.

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Gesù ci dice di non seguire l’esempio di chi sbaglia, ma di continuare a seguire la Parola di Dio che guida la Chiesa. Dobbiamo andare controtendenza, controcorrente, senza lasciarci trascinare dal fiume di corruzione e falsità che sta inondando la terra, rimaniamo uniti a Gesù Cristo, lui è l’unico nostro maestro, l’unica guida, l’unico Signore.

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Fonte: il canale YOUTUBE di ☩ fra Stefano