A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Secondo voi a cosa si riferisce? Voglio dire, secondo voi quando accadranno le cose che sono raccontate in questo passo del Vangelo? Secondo me Gesù, con questa parabola, ci vuole insegnare quanto sia importante vivere con saggezza, e sapete come si fa a sapere se stiamo vivendo con saggezza?
Guardando alla morte! Il modo in cui moriamo manifesta la qualità della nostra vita. Sarebbe un po’ come dire che la abilità di un contadino la si può verificare nel momento del raccolto, la bravura di un viticultore la si scopre nel momento in cui si degusta il vino che ha prodotto. Così la morte non è il momento in cui si annulla ogni cosa, al contrario, è il tempo del raccolto, il tempo della degustazione.
Anche se a volte la morte può sembrare il momento di maggior vuoto, di assenza di speranza, e di grande dolore, il momento più buio. Ma a mezzanotte, quando arriva la morte, mentre sulla terra cala il silenzio, in cielo si innalza un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro. E tutti noi, quando si concluderà la nostra vita terrena, sentiremo questo grido: Ecco lo sposo, andategli incontro.
E l’olio che abbiamo raccolto in questa vita, con ogni opera di amore, manterrà viva la nostra fiamma, anche oltre la soglia della morte.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano