Sicuramente una parte rilevante della morale cristiana riguarda la sessualità. E questa non è una scelta arbitraria che ha preso la Chiesa, ma dipende dal fatto che la sessualità è un elemento importante sia nella vita di ogni singola persona, come pure per lo sviluppo della società umana.
E se, da un certo punto di vista, è importante trovare un proprio equilibrio e una disciplina nella sessualità per il benessere psichico, fisico, relazionale, emotivo, e spirituale. È anche vero che la religione in alcuni casi è caduta in una forma di fariseismo, in cui la regola è diventata più importante della persona stessa.
Se leggiamo il Vangelo ci accorgiamo che Gesù non ha mai messo questo tema al centro della sua predicazione. Per Gesù al centro di ogni cosa c’è la misericordia, il perdono, la conversione, la giustizia, la solidarietà e la fede naturalmente.
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Quanto al matrimonio ci ha confermato che il matrimonio è sacro e che l’adulterio è un peccato. Ma con questo non ha condannato nessuno, anzi, in quell’occasione in cui aveva incontrato una donna adultera le ha detto: io non ti condanno, vai e non peccare più.
Cosa direbbe oggi Gesù a tutte quelle persone che oggi vivono situazioni matrimoniali che nell’antichità non erano nemmeno immaginabili? Nessuno di noi lo può sapere con certezza. Personalmente, conoscendo il modo di fare di Gesù, non credo che avrebbe condannato nessuno, perché per ogni persona c’è una via di salvezza che nasce dall’incontro con lui.
Non importa quello che hai fatto, ma ora vieni e seguimi.