HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 24 Giugno 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 24 Giugno 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 1 ,57-66.80

Giovanni il Battista è stato un profeta straordinario, e noi celebriamo la sua vita a partire dalla sua nascita fino alla sua morte.

Si è uno dei pochissimi santi la cui vita è stata scritta all’interno della Bibbia, ed è l’unico di cui si ricorda non solo la vita, l’abbigliamento, le opere e gli insegnamenti ma anche la sua nascita e il suo martirio.

E allora, di questo grande santo, oggi voglio prendere in esame solo un piccolo aspetto della sua vita. E questa è la domanda che mi pongo: come ha fatto Giovanni a diventare un così grande profeta? Certo, è diventato un profeta perché ha ricevuto questa missione da Dio!

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Questa è una risposta soddisfacente, si, ma non del tutto. Infatti, potrei dire che tutti noi abbiamo ricevuto da Dio una missione, siamo tutti chiamati a qualcosa di grande, siamo tutti chiamati alla santità.

E ognuno di noi ha un potenziale enorme di risorse, e di talenti, che però non riusciamo a far fruttificare. Potremmo fare cose grandi e invece ci accontentiamo di cose piccole. Il Vangelo dedica un versetto per descrivere l’infanzia di Giovanni Battista e dice: Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito.

Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione. Il bambino cresceva, questo è naturale, tutti i bambini crescono, ma a volte si ha come la sensazione che il mondo sia popolato da bambinoni, vale a dire persone che sono cresciute nel corpo ma non si sono fortificate nello spirito.

E poi Giovanni, visse in regioni deserte. E questa è la palestra dello Spirito. Si, il deserto è la palestra dello spirito. Se vogliamo fortificarci spiritualmente non dobbiamo fuggire la solitudine, ma dobbiamo imparare a starci dentro.

Chi non ha attraversato il deserto non potrà mai fare grandi cose.

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