Se voi aveste cento pecore e ne perdeste una, lascereste le altre 99 nel deserto per andare in cerca di quella perduta? Probabilmente sì, se fossimo dei pastori sapremmo fare il nostro lavoro, e di sicuro non saremmo così negligenti da perdere le nostre pecore lungo la strada. Ma evidentemente Gesù ha qualcosa in più, infatti lui dice che la ricerca della pecora smarrita prosegue fino a quando non viene ritrovata.
Penso che questo messaggio sia tanto consolante quanto impegnativo. È infatti consolante perché ci conferma ancora una volta, che Gesù non è arrabbiato con i peccatori, ma li ama, Gesù ci ama, ed è sempre alla nostra ricerca, e non si dà pace fino a quando non ci ha ritrovati.
Con questo sappiamo che ogni momento è buono per ripensare la nostra strada, tornare sui nostri passi, e riconciliarci con Gesù, Gesù ci ama, e non vuole punirci, ma desidera festeggiare per il nostro ritrovamento, e ci porta perfino sulle sue spalle finché non ci siamo riuniti con il resto della comunità dei suoi discepoli. È anche un racconto impegnativo perché anche noi cerchiamo di essere buoni pastori gli uni per gli altri, non ci accontentiamo più di dire: se quello ha sbagliato adesso si arrangi.
Se possiamo dire una parola o compiere un gesto per far sì che qualche persona che si è persa possa ritrovare la propria via, cerchiamo di farlo. Cerchiamo anche noi di far sì che chi ha sbagliato si possa sentire comunque amato e bene accolto.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano