Gesù ci ricorda l’essenza della nostra fede con parole semplici ma profonde: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” e “Ama il tuo prossimo come te stesso”.
Sembra facile, vero? Eppure, quante volte ci perdiamo in regole e dettagli, dimenticando questi due comandamenti fondamentali? Vi racconto una storia semplice, forse anche banale, ma è comunque sufficiente per capire quello che Gesù si aspetta da noi. Nicoletta lavora come cassiera in un supermercato, e ogni giorno, serve centinaia di clienti, alcuni gentili, altri meno.
Tra i clienti abitudinari c’era un anziano che veniva spesso, sempre con pochi articoli e contando le monete con cura. Un pomeriggio, l’uomo è arrivato alla cassa di Nicoletta con del pane e del latte.
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Quando è arrivato il momento di pagare, ha iniziato a contare le monete, ma non erano sufficienti. Con imbarazzo, ha detto che avrebbe rimesso a posto il latte. Nicoletta, invece di ignorare la situazione o di sentirsi infastidita per il ritardo, ha sorriso all’uomo e gli ha detto: “Non si preoccupi, ci penso io”. Ed ha pagato la differenza con i suoi soldi.
L’uomo, commosso, la ha ringraziata con le lacrime agli occhi. Da quel giorno, ogni volta che va al supermercato, cerca la cassa di Nicoletta, non solo per la sua gentilezza, ma per scambiare qualche parola e un sorriso.
Vedete, in quel semplice gesto, Nicoletta ha vissuto entrambi i comandamenti di cui parla Gesù. Ha amato Dio, riconoscendo la Sua immagine in quell’anziano cliente. E ha amato il suo prossimo, trattando quell’uomo non come un fastidio o un ritardo nel suo lavoro, ma come una persona degna di rispetto e aiuto.
Questo è il cuore del messaggio di Gesù. Non si tratta di grandi gesti eroici, ma di piccoli atti di amore quotidiano. Si tratta di vedere Dio in ogni persona che incontriamo e di trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi. E adesso non ci resta che andare e cercare di fare anche noi la stessa cosa.