non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti. Apparentemente, è un bell’inizio, comincia con una beatitudine, Beato l’uomo che non sta in compagnia delle persone cattive. E dal punto della saggezza popolare è anche vero, come noi diciamo nei nostri proverbi: chi va con lo zoppo impara a zoppicare, oppure: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Ed ecco Gesù che va a mangiare con i peccatori, infrangendo la sapienza biblica e anche quella popolare. Ma qui vorrei fare una precisazione, Gesù non va con i peccatori per vivere come loro, per assumere il loro stesso stile di vita, no, Gesù conserva una vita povera, semplice, dedicandosi alla predicazione, alla preghiera, e alla guarigione dei malati.
Il suo stare con i peccatori non significa che si adattava alla loro vita, ma che voleva annunciare anche a loro il Vangelo, voleva far capire anche a loro che Dio è amore, che Dio perdona, e che per tutti c’è una possibilità di salvezza. Penso che questo dovrebbe essere anche il nostro atteggiamento, l’atteggiamento di ciascun cristiano, di rimanere sempre aperti verso tutti, ma senza perdere la nostra identità.
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Fonte: il canale YOUTUBE di ☩ fra Stefano