Gesù e i suoi discepoli attraversano un campo di grano di sabato. I discepoli, affamati, colgono alcune spighe, provocando le critiche dei farisei, che li accusano di violare il riposo sabbatico. La risposta di Gesù è illuminante, e afferma che “il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato”.
Questa scena ci insegna che le regole sono importanti: esse ci guidano, danno ordine alla vita e proteggono i valori fondamentali. Ma Gesù ci invita a guardare oltre la semplice osservanza esteriore, sottolineando che lo scopo delle regole è servire il bene della persona, non opprimerla. Quando una legge non risponde più a questo scopo, e diventa qualcosa che schiaccia la nostra vita è bene accorgersene.
Trasgredire una regola non è mai un atto da compiere alla leggera. Deve essere motivato da un amore autentico e dalla necessità di rispondere a un bisogno reale. Gesù ci insegna che al centro di tutto c’è l’amore per Dio e per il prossimo, e che questo amore è il criterio supremo per le nostre scelte. Per questo non deve esserci una spaccatura tra i cristiani delle tradizioni e quelli delle novità, perché gli uni hanno bisogno degli altri per rimanere fedeli al Vangelo.
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La vera fedeltà non consiste in un’obbedienza cieca, ma in un discernimento maturo, capace di cogliere ciò che è giusto nel momento presente. Seguire le regole è importante, ma altrettanto importante è riconoscere quando è il momento di andare oltre, per servire la vita, la giustizia e la misericordia.