Nel Vangelo di Giovanni viene raccontato questo dettaglio che agli altri evangelisti è sfuggito, ovvero che Gesù, dopo aver moltiplicato i pani per le folle, decise di ritirarsi sul monte da solo, in fatti la gente voleva prenderlo per farlo re. Certo, possiamo ben capire che tutti questi poveracci che vivevano di stenti e che inoltre, come se non bastasse, venivano anche tartassati dai politici di turno, sarebbero stati ben felici di avere come re una persona onesta e generosa come Gesù.
Ma dubito che Gesù avrebbe mai potuto essere un buon re, nel senso che, per poterlo essere, avrebbe dovuto rinunciare al suo insegnamento, e poi, provate a immaginare, quante persone se ne sarebbero approfittate della sua bontà. E questo mi fa pensare a ciò che stiamo facendo anche noi, e mi riferisco a noi cristiani che diciamo che Gesù è il nostro Signore, ma chissà quanto ce ne stiamo approfittando della sua bontà, chissà quante ingiustizie compiamo sentendoci protetti dall’ombrello della sua misericordia, quanta pigrizia nello svolgere la nostra missione, senza mai prendere troppo sul serio i suoi insegnamenti.
Più il re è buono, e più i cittadini di quel regno devono essere persone oneste e responsabili, altrimenti la bontà del re diventa controproducente. E allora noi, che abbiamo un re immensamente buono, cerchiamo di non approfittarcene, ma di saper corrispondere adeguatamente a tanto amore.
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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano