Mi piace questa descrizione del mondo. Per Gesù il mondo è come la piazza di un villaggio, una piazza dove si trovano molti bambini seduti, ma questi bambini sono divisi in due gruppi, e un gruppo grida e rimprovera quell’altro dicendogli: abbiamo suonato e non avete ballato, ci siamo lamentati e non avete pianto.
Il mondo è grande e complesso, viviamo in un mondo per gli adulti, ma dal punto spirituale le dinamiche sono molto semplici, alla fine dei conti l’intera umanità è come dei bambini in piazza, e alcuni fanno tanto baccano, tanta confusione, e trovano tante scuse per non accogliere il Vangelo.
Molto spesso chi non crede cerca di dare la colpa ai testimoni del Vangelo: chi non va in chiesa perché non gli piace quel parroco, a chi perché non gli piace quel papa, a chi perché le prediche sono noiose, a chi perché non gli piacciono i canti, e via dicendo. Ma Gesù rimanda ogni persona alla sua responsabilità personale, e ci dice di non essere come i bambini, ma di farci carico della nostra scelta di avere accolto o rifiutato Gesù.
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Ci sono mille modi per essere discepoli di Gesù, se davvero vuoi essere suo discepolo puoi esserlo, ma se non vuoi troverai sempre qualche scusa.
Fonte: il canale YOUTUBE di ☩ fra Stefano