fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 20 Dicembre 2022

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Ed eccoci ancora con questo bellissimo racconto dell’annunciazione, ma questa volta nell’imminenza del Natale. Un chiaro invito ad aspettare la nascita di Gesù con i sentimenti materni di Maria. E qui apro una piccola parentesi perché poco tempo fa una persona della nostra comunità mi ha chiesto perché la chiamo Maria, anziché “santa Maria” o Madonna.

In realtà la chiamo un po’ in ogni modo, però in alcune circostanze la chiamo semplicemente Maria, e naturalmente non è una mancanza di rispetto, ma la chiamo con il suo nome, così come fa anche il Vangelo. Inoltre, chiamandola solo per nome, è un modo per farci cogliere che Santa Maria, pur essendo santa, non aveva una aureola in testa, era una ragazza che esternamente si presentava come le altre ragazze del suo tempo, e la sua santità non era affatto evidente alle persone che la incontravano, anzi, sicuramente lei è stata una persona che ha dovuto sopportare i giudizi e le maldicenze degli altri a causa della nascita di suo figlio Gesù.

E mentre Dio la ricolmava della sua grazia dall’alto con il dono di un Figlio, la gente incredula la giudicava male. Questo accadeva in passato e accadrà sempre, perché tutti vogliono vedere i segni della presenza di Dio, ma in realtà nessuno è capace di riconoscerli quando questi arrivano. Così per preparaci bene al Natale, non accontentiamoci di chiedere a Dio di manifestarsi, cerchiamo piuttosto di purificare il nostro cuore così che quando lui arriverà noi saremo capaci di vederlo.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano