Una persona della nostra comunità mi ha scritto una lettera in cui dice di essere rimasta confusa dai discorsi di un certo teologo, che nei suoi ragionamenti diceva che la preghiera rivolta all’angelo custode è una preghiera da bambini, e che non ha alcun senso che una persona adulta preghi l’angelo custode, perché significherebbe che non è maturata nella fede.
Io naturalmente non sono d’accordo, e come voi sapete nelle preghiere mi rivolgo spesso e volentieri all’angelo custode. Forse questa è davvero una preghiera per bambini, ma nel senso buono della parola, proprio come dice Gesù nel Vangelo: se non diventerete come i bambini non entrerete nel regno dei cieli.
E poi, in aggiunta, Dio premia questi bambini, infatti dice anche: i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. Effettivamente, se non c’è semplicità di cuore non c’è nemmeno la capacità di accettare che attorno a noi possano esserci degli angeli, perché sembra quasi che sia una favola.
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Ma in fondo, la vita spirituale è anche questo, è saper comprendere la poesia del mondo che ci circonda, è la capacità di vedere nella terra non solo un elemento della natura, ma come dice san francesco: la madre terra, e vedere nel cielo solo gli elementi della astronomia, ma una immagine del regno dei cieli.
Auguro di cuore a tutti voi, di non perdere mai uno spirito da bambini, e di non dimenticarvi mai del vostro angelo custode.
Fonte: il canale YOUTUBE di ☩ fra Stefano