fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 19 Settembre 2023

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Tutti noi ricordiamo con facilità il racconto della risurrezione di Lazzaro, mentre facilmente ci dimentichiamo che nel vangelo Gesù risuscita altre due persone: la fanciulla figlia del capo della sinagoga, e poi il figlio di una madre rimasta vedova, chiamata la vedova di Nain. Naturalmente l’unica vera risurrezione è quella di Gesù, perché Gesù risorge dalla morte per entrare nella vita eterna, queste invece sono più simili a delle guarigioni, nel senso che le persone passano dalla morte alla vita terrena, tornano ad essere vive come prima.

Questi racconti ci fanno capire che la morte non è ciò che sembra, la morte non è la fine ma è un cambiamento, e Gesù ha il potere di intervenire sulla morte, sul corpo e sullo spirito, per condurci ad un nuovo modo di vivere. Per compassione nei confronti di una madre, Gesù riporta in vita suo figlio, per compassione interviene per cambiare il corso naturale della vita di questa persona.

A volte, infatti, sembra che la vita sia ingiusta, preghiamo per chiedere delle eccezioni, per chiedere un intervento straordinario. Sappiate che è una cosa buona chiedere aiuto a Dio, importante però ricordare che il suo intervento definitivo non sarà quello di riportarci di qui, su questa terra, ma di accompagnarci nell’al di là, nel cielo.

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Fonte: il canale YOUTUBE di ☩ fra Stefano