Nel sogno appare una Angelo a Giuseppe e gli dice: Giuseppe, non temere di prendere con te Maria tua sposa. Infatti, il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito santo. Come prima cosa osservo l’inconsistenza di questo messaggio, nel senso che non è un qualcosa di tangibile, ma è un semplice sogno.
Molti sogni noi ce li dimentichiamo ancora prima di svegliarci, altri sogni invece li ricordiamo ma è sempre difficile interpretarli, se non impossibile. Giuseppe invece, anche se stava dormendo, era sveglio spiritualmente, e ha riconosciuto subito che non si trattava del frutto della sua immaginazione ma di un messaggio che Dio gli aveva inviato.
E Dio gli ha detto di non aver paura. La paura, infatti, ha la capacità di rovinare anche le relazioni più belle, se anziché fidarci delle persone che incontriamo viviamo in costante stato di allarme, questo ci impedisce di costruire relazioni vere e importanti.
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Purtroppo, la diffidenza è importante per sopravvivere al giorno d’oggi. Ci sono persone che non fanno altro che cercare nuovi modi per truffare gli altri. Molte persone vivono in una grande fragilità interiore, ed è effettivamente pericoloso creare relazioni importanti con chi è fragile, perché non ha una personalità consistente.
Ma nonostante tutti i rischi del caso, a volte è indispensabile vincere ogni paura e fidarsi dell’altro. San Giuseppe accetta di fidarsi di Dio e di fidarsi della sua sposa Maria, e per questa sua fede diventa papà di Gesù.
San Giuseppe, noto per essere un lavoratore, un uomo concreto che ha sostenuto la famiglia con il suo lavoro faticosa, è stato anche un grande uomo di fede, che ha saputo accogliere un disegno di Dio che era più grande di lui.
Oggi guardiamo a san Giuseppe, prendendolo come modello per impegnarci con le nostre mani per fare quello che dipende da noi, ma anche per saperci affidare a Dio per quello che dipende da lui. Gesù, pensaci tu.