Il Vangelo ha un equilibrio stupendo, proprio come possiamo gustare in questo passo dove Gesù ci parla dell’immenso amore del Padre, che ha amato il mondo da arrivare perfino a mandare suo Figlio nel mondo. Ma se su un piatto della bilancia Dio ha posto il suo amore, sull’altro piatto della bilancia c’è la nostra responsabilità nei confronti del dono che abbiamo ricevuto: chi non crede è già stato condannato.
E con questo equilibrio tutto il Vangelo continua: chi ama la luce viene alla luce, chi odia la luce va nelle tenebre che si è scelto. Mi piace sottolineare questo equilibrio perché non sempre lo troviamo nella teologia contemporanea, che a volte viene sbilanciata da certe forme di radicalismo. Troviamo persone sbilanciate sul piatto dell’amore di Dio che non parlano mai della nostra responsabilità personale rispetto alle nostre scelte di fede.
D’altro canto, troviamo anche persone che sopravvalutano la volontà dell’uomo e non tengono conto della grazia di Dio, e si lasciano così trasportare da una visione pessimista quasi che Dio fosse un giustiziere. È difficile stare nel mezzo per essere equilibrati, perché si prendono botte sia da una parte che dall’altra, ma in questo tempo di confusione e di estremismi penso che sia importante, più che mai, saper cogliere l’equilibrio del Vangelo, dove l’immenso amore di Dio si ferma quando trova il confine invalicabile della libertà umana.
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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano