HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 18 Novembre 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 18 Novembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 18,35-43

Il cieco di Gerico, seduto ai margini della strada, rappresenta ciascuno di noi. Spesso ci troviamo “ai bordi” della vita, incapaci di vedere chiaramente la direzione da prendere o il bene da compiere. La nostra cecitร  spirituale ci impedisce di discernere con chiarezza tra il bene e il male, lasciandoci disorientati e insicuri.

Come il cieco, perรฒ, possiamo riconoscere la presenza di Gesรน che passa accanto a noi. Anche se non lo vediamo, possiamo percepire la sua vicinanza attraverso le circostanze della vita, le persone che incontriamo, o un richiamo interiore. รˆ in questi momenti che siamo chiamati ad alzare la nostra voce, come fece il cieco, e gridare: “Gesรน, figlio di Davide, abbi pietร  di me!”

Questa preghiera semplice ma potente esprime il nostro desiderio di vedere, di comprendere. Riconosciamo le nostre insufficienze e ci rivolgiamo a Colui che puรฒ guarirci. Nonostante le “folle” dei nostri pensieri, delle distrazioni quotidiane o delle opinioni altrui che potrebbero cercare di zittirci, siamo invitati a perseverare nella preghiera.

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Gesรน si ferma e ci chiede: “Che cosa vuoi che io faccia per te?” Proviamo allora a pensare a ciรฒ di cui abbiamo veramente bisogno. La risposta del cieco รจ diretta: “Signore, che io veda di nuovo!” Anche noi possiamo chiedere a Gesรน di aprire i nostri occhi spirituali, di donarci la capacitร  di discernere, di vedere la realtร  con i suoi occhi.

Gesรน oggi ci invita a riconoscere la nostra cecitร  spirituale, a non temere di ammettere la nostra necessitร  di aiuto, e a rivolgerci con fiducia a lui, chiedendogli di guarire il nostro sguardo interiore. Solo cosรฌ potremo discernere veramente il bene dal male e seguire la via che conduce alla pienezza della vita.

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