Gesù scaccia i venditori dal tempio, in un altro passo del vangelo si dice perfino che fece una frusta di cordicelle e si mise a gridare e a rovesciare i tavolini di questi piccoli commercianti. Provate a immaginare che scena. Ricordo una volta di aver visto un ragazzo che entrato in una chiesa si mise a gridare e a rovesciare il piccolo banchetto di oggetti religiosi che era all’interno di quella chiesa, tutti noi che eravamo li a pregare siamo rimasti confusi da questo comportamento, così violento e inaspettato.
Sicuramente quel ragazzo, in un momento di esaltazione, ha voluto imitare quello che aveva fatto Gesù nel tempio. Io non me la sento, adesso, di giudicare l’azione di quel ragazzo, ma vorrei solo dire che a volte serve essere irruenti, non in modo distruttivo ma in modo costruttivo. A volte è necessario rinunciare alle buone maniere per riuscire a dare una svolta alla propria vita, e con questo non istigo nessuno ad essere violento, ma ad esprimere con determinazione quella forza interiore che può sbloccare situazioni di compromesso con il peccato, con la menzogna.
La nostra spiritualità in alcuni casi si ritira, e banchetto dopo banchetto, si ritrae in un angolo sempre più piccolo, fino a quando tutta la nostra interiorità si proietta solo sulle cose da fare e sugli affari. E noi, invece di essere tempio di Dio, diventiamo parte di questo grande mercato, di questa grande catena di distribuzione che è il mondo. Benvenga allora un impeto di rabbia per scacciare dal tempio i venditori e riconquistare la nostra terra.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano