fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 18 Marzo 2023

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Spesso ci poniamo domande sulla preghiera, e ci concentriamo soprattutto su quello che dobbiamo dire e su come dobbiamo pregare, ma Gesù ci insegna anche cosa non dire e cosa non fare. Infatti, ci porta l’esempio di una persona buona e giusta, un pubblicano che digiuna e che fa delle buone offerte al tempio, non ruba e non è adultero, e insomma, è una persona giusta.

A questo punto ci verrebbe da pensare che quest’uomo è a posto, e invece Gesù ci dice che quest’uomo se ne tornò a casa sua senza essere stato giustificato da Dio. A differenza dell’altro che è il classico esempio di peccatore che non ne fa nemmeno una giusta, e che invece quando va a pregare viene ascoltato.

Ecco, dunque, la preghiera che Dio non ascolta, è la preghiera di chi si esalta, di chi si mette in mostra non solo davanti agli uomini, perché magari gli piace farsi vedere che è inginocchiato in prima fila, ma anche davanti a Dio, la sua preghiera è un raccontare a Dio di come si sente superiore agli altri, di quali grandi risultati spirituali ha raggiunto.

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Detto questo non significa che dobbiamo peccare per essere ascoltati, Gesù vuol semplicemente farci capire che non dobbiamo mai vantarci davanti a Dio, non dobbiamo mai illuderci di esserci guadagnati la salvezza come qualcosa di dovuto, perché per quanto bravi possiamo essere, siamo sempre dei poveri uomini, bisognosi della compassione e del perdono di Dio.

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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano