La vita a volte è pesante, è stancante, ci può lasciare senza energie e senza entusiasmo. E in questi casi ci può venire il dubbio che sia Gesù a caricarci di questi pesi, forse pensiamo che sia questa la croce che lui ci ha dato da portare, ma non è così, questa è la croce che viene data dal mondo, questa è la croce che è una conseguenza anche delle nostre fragilità e dei nostri errori.
Gesù non cerca in alcun modo la nostra sofferenza, anzi, cerca esattamente il contrario, cerca il nostro sollievo il nostro benessere, nel senso più vero del termine, che è il bene non solo del corpo ma anche dell’anima. Tuttavia, dobbiamo riconoscere che c’è un piccolo peso che viene anche da Gesù: che è quello di imparare da lui ad essere miti e umili di cuore.
Questo è il peso leggero che lui ci dice di prendere per trovare ristoro. È una cosa straordinaria, perché i pesi di solito appesantiscono, il suo peso invece ci alleggerisce. Ma se ci pensiamo, a volte capita così anche nella vita.
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Ci sono alcuni piccoli sacrifici che se li facciamo volontariamente ci permettono di stare meglio. Pensate per esempio dal punto di vista della alimentazione, se fai il piccolo sacrificio di mangiare in modo equilibrato, poi ne hai in contraccambio un grande vantaggio per la tua salute.
Ecco, una cosa simile avviene anche per l’anima, se accetti il piccolo sacrificio di essere umile di cuore, il tuo cuore starà meglio. Ma, è un sacrificio essere umili? Si certo, dobbiamo sacrificare l’orgoglio, e non è sempre facile, ma è una scelta che ci alleggerirà immensamente la vita.