Gesù ci invita oggi a prendere il largo, a navigare dove le acque sono profonde. Si, è facile essere buoni quando si è in compagnia con i propri amici, è facile amare una persona che ci ha fatto del bene, è facile essere grati verso chi è stato generoso con noi.
Ma il Vangelo non ci chiede di essere buoni con i buoni, o di salutare i nostri amici, per fare questo non c’era bisogno del Vangelo, bastava un po’ di buon senso e di spontaneità. Gesù ci ha invece detto una cosa che nessuno aveva mai detto prima di lui, ci ha detto di amare i nostri nemici.
Ma come è possibile? O li amo e sono miei amici, altrimenti significa che sono nemici. Come possiamo mettere insieme due cose che si oppongono: inimicizia e amore? Ecco la risposta: attraverso la preghiera. Gesù ci dice: pregate per coloro che vi perseguitano.
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Cominciamo dunque a pregare per le persone che ci fanno del male. Chiediamo al Signore che guarisca questi cuori feriti dalla cattiveria, dalla violenza e dall’egoismo. Chiediamo a Dio che ridoni la vista a tutte quelle persone che sono accecate dall’odio e dalla sete di vendetta, che illumini le menti delle persone immerse nelle tenebre della maldicenza e della sfiducia.
Dedichiamo la nostra preghiera a quelle persone che più hanno bisogno di essere toccate dalla grazia di Dio, e preghiamo con fede. Ricordate cosa ha fatto Dio per san Paolo? Lo ha trasformato da persecutore dei cristiani in una grande annunciatore del Vangelo.
E proprio lui, che prima aveva cercato di incatenare e uccidere i discepoli di Gesù, poi è diventato il più grande missionario del Vangelo. Fidiamoci dunque di Gesù che ci chiede di amare e di pregare per coloro che ci perseguitano.