fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 17 Ottobre 2022

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È facile ed è bello essere amici in modo disinteressato, ma quando nell’amicizia, o perfino nei legami famigliari, si insinua la cupidigia, allora tutto diventa difficile, e a vote, perfino impossibile, e così questa piccola parabola di Gesù sembra essere una delle più attuali, perché sono moltissime le famiglie che vengono distrutte a causa della cupidigia.

Ed è incredibile quanto sia devastante la cupidigia nei suoi effetti, distrugge anche le cose più belle. Viene proprio da chiedersi cosa ci possa essere nella cupidigia di così potente e devastante da arrivare a prevalere perfino sui legami famigliari.

Penso che la cupidigia sia così potente perché si radica sue due bisogni primari dell’uomo. Il primo è l’istinto di sopravvivenza che ci porta ad accumulare cose, ricchezze, per sentirci protetti nel futuro, il secondo è il senso di giustizia, perché non vogliamo che sia dato ad altri quello che spetta a noi.

Ma nella cupidigia mette lo zampino anche il nostro nemico, che trasforma queste energie buone in energie cattive, e così corrompe il desiderio di vivere e lo trasforma di desiderio di accumulare, e il nemico corrompe anche il senso di giustizia, e cominciamo ad avanzare diritti anche su ciò che non è frutto del nostro lavoro.

Detto questo, io non voglio fare da arbitro a nessuno sulle cause ereditarie, nemmeno Gesù ha voluto farlo, però con Gesù ribadisco: teniamoci lontani da ogni cupidigia perché la nostra vita non dipende da ciò che possediamo.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano