Anche il vangelo di Marco contiene una piccola Apocalisse: cieli oscurati, stelle che cadono, potenze celesti scosse. Questi simboli potrebbero sembrare distanti dalla nostra realtร quotidiana, ma in veritร ci ricordano quanto sia fragile e transitoria la nostra esistenza terrena.
Ogni giorno affrontiamo piccole e grandi “apocalissi”: malattie, perdite, delusioni, cambiamenti improvvisi. Questi eventi ci ricordano che nulla in questo mondo รจ permanente o garantito. Come le foglie del fico che germogliano e poi cadono, anche noi attraversiamo stagioni di crescita e declino.
Tuttavia, Gesรน non ci lascia in uno stato di disperazione o rassegnazione. Ci invita invece ad alzare lo sguardo, a vedere oltre le apparenze e le difficoltร del momento. “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”, ci assicura. C’รจ qualcosa di eterno e immutabile a cui possiamo aggrapparci.
Questa prospettiva ci offre una saggezza profonda. Ci insegna a non attaccarci troppo alle cose passeggere, ma a cercare ciรฒ che ha valore duraturo: l’amore, la compassione, la fede. Ci invita a vivere con consapevolezza, sapendo che ogni momento รจ prezioso e unico.
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Guardare oltre significa anche coltivare la speranza. Anche quando tutto sembra crollare intorno a noi, possiamo confidare che c’รจ un disegno piรน grande, un futuro che va oltre i nostri orizzonti limitati. Questa speranza non รจ un’ingenua fuga dalla realtร , ma una forza che ci sostiene nelle difficoltร e ci spinge a costruire un mondo migliore.
Cerchiamo allora di vivere con maggiore intensitร e consapevolezza, con uno sguardo capace di vedere oltre le apparenze deludenti del mondo e di cogliere il senso profondo ed eterno della nostra esistenza.