Di tanto in tanto salta fuori questa domanda: ma voi chi dite che io sia? Una domanda che salta fuori dal Vangelo ma non solo, in realtà è una domanda che salta fuori anche nel nostro vivere quotidiano, anche se in modo più velato, perché dietro ogni scelta che facciamo nella vita noi manifestiamo la nostra fede, e da come ci comportiamo e dalle parole che usiamo, si può capire che posto diamo a Gesù nella nostra vita, e si può capire se noi siamo riusciti a comprendere veramente chi sia Gesù, o forse noi ripetiamo il suo nome ma senza essere mai riusciti a conoscerlo veramente.
Gesù pone questa domanda poco prima di affrontare la passione; infatti, la sofferenza è un momento chiave nella vita di ogni persona, ed è proprio dal modo in cui noi reagiamo alla sofferenza che ci portiamo dentro, e come rispondiamo anche alla sofferenza delle persone che stanno attorno a noi, è lì che si vede quanto abbiamo accolto Gesù, è lì che salta fuori se lo abbiamo veramente ascoltato mentre ci parlava.
Se non comprendiamo che per essere discepoli di Gesù è necessario andare incontro all’incomprensione, al rifiuto, e anche alla sofferenza, allora non abbiamo capito bene quale sia stata la strada che Gesù ha tracciato davanti a noi. Infatti, riconoscere che Gesù Cristo è il nostro Signore è la cosa più grande che possiamo fare, ma c’è anche un prezzo da pagare per essere suoi discepoli.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano
