La domanda di Giuda nellโUltima Cena รจ diretta e inquietante: โSono forse io, Rabbi?โ. Gesรน ha appena annunciato che uno dei suoi lo tradirร , e tutti, uno dopo lโaltro, si interrogano: โSono forse io, Signore?โ.
Questa domanda ci tocca profondamente perchรฉ, se siamo sinceri con noi stessi, anche noi possiamo riconoscerci in Giuda. Quante volte abbiamo tradito lโamore di Dio con le nostre scelte, i nostri compromessi, le nostre omissioni? Quante volte abbiamo anteposto i nostri interessi alla fedeltร a Cristo?
Giuda tradisce per trenta monete dโargento, un prezzo alto se guardiamo a quello che si potrebbe comperare con tutto quel denaro; ma allo stesso tempo un prezzo insignificante se consideriamo che รจ il prezzo della vita di un amico. E noi, per cosa lo tradiamo? Per paura del giudizio degli altri? Per il desiderio di sicurezza? Per egoismo? Per seguire qualche passione? Ogni volta che scegliamo il peccato anzichรฉ il bene, ogni volta che ci allontaniamo dalla veritร per convenienza, in qualche modo ripetiamo quel tradimento.
Ma il Vangelo non ci lascia nella disperazione. La domanda โSono forse io?โ puรฒ diventare anche una via di conversione. Gli altri apostoli la pongono con sinceritร , con il desiderio di essere confermati nella loro fedeltร . Anche noi possiamo farla nostra, non con disperazione, ma con il cuore aperto alla misericordia di Dio.
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