fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 16 Agosto 2023

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Tra i tanti insegnamenti che Gesù ci ha lasciato ce ne sono alcuni che sono molto pratici, concreti, che noi possiamo usare nella vita di ogni giorno, come per esempio questo insegnamento sulla correzione fraterna: Se tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo. Infatti, la tentazione di non dire le cose in faccia è sempre forte, e a volte non è nemmeno una tentazione, sia chiaro.

Non è una cosa buona rinfacciare agli altri le proprie mancanze, bisogna anche saper sopportare, e avere l’umiltà di accettare che una persona possa pensare e agire diversamente da come noi vorremmo. Tuttavia, a volte il silenzio non è misericordioso, a volte ci sono dei silenzi pesanti, dei silenzi giudicanti, a volte non parliamo per paura delle reazioni altrui, o perché pensiamo che parlare sia inutile “tanto non capisce”.

Correggere gli altri può far bene alle relazioni quando è fatto con amore, con rispetto, quando ha come fine aiutare l’altro a vedere qualcosa di sbagliato che da solo non sarebbe riuscito a vedere, proprio come un medico che cura un ammalato. La correzione diventa allora un modo per prenderci cura degli altri, per dimostrare che per noi sono importanti e che ci teniamo a costruire una relazione sincera e duratura.

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Perdonate sempre, ma non sempre correggete, se una persona si ostina nel male, Gesù ci dice che possiamo rinunciare a correggerla e possiamo prenderne le distanze. Perdoniamo sempre, ma se una persona continua a comportarsi male possiamo allontanarci da lei.

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Fonte: il canale YOUTUBE di ☩ fra Stefano