Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua. È bellissimo questo atteggiamento di Gesù così deciso e sbrigativo. Senza perdere tempo, senza presentazioni, senza chiedere permesso, Gesù vede quest’uomo sulla pianta e lo chiama per nome e gli ordina di scendere alla svelta perché deve fermarsi a casa sua.
Sentiamo rivolte a noi queste parole per scendere dai nostri alberi, dai nostri podi, dalla condizione di spettatori; infatti, è una cosa buona riuscire a vedere Gesù, ma non è una cosa sufficiente, ciò che è necessario è che lui venga ad abitare a casa nostra. E Gesù non attende di essere invitato, è lui che fa il primo passo, o come dice il libro dell’Apocalisse è lui che viene alla nostra porta e bussa in attesa che gli apriamo.
Ma stiamo bene attenti prima di aprire, infatti Gesù non è uno di quelli che si accontentano di sedersi al buio in un angolo della nostra casa, viene invece per portare luce, per aprire le finestre e cambiare aria. Zaccheo lo accoglie e rinuncia alle ricchezze accumulate ingiustamente, e in questo modo dimostra che la sua accoglienza di Gesù non è pura formalità, ma è proprio accogliere la sua proposta di vita.
Tutti noi vogliamo accogliere Gesù, ma allo stesso tempo siamo spaventati al pensiero che possa scombinare la nostra casa, forse perché ci siamo affezionati al nostro disordine, siamo lenti ai cambiamenti e alla conversione. Ma anche questa è fede, avere fiducia che il cambiamento portato da Gesù sarà un cambiamento per il bene, accogliendo lui accogliamo la salvezza nella nostra casa.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano