Gesù ha uno strano rapporto con la Parola di Dio, e mi riferisco alla parola scritta, con le Sacre scritture. In alcuni casi ci dice di mettere in pratica ogni cosa, in altri casi ci dice che alcune cose sono superate.
Oggi, Gesù ci dice: Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Voi pensate di trovare la vita nella Bibbia, ma vi sbagliate, la vita non è contenuta in nessun libro e nemmeno nei libri sacri.
Il valore della Scrittura sta nel fatto che è in grado di indirizzarci verso la vita. La parola di Dio ci indica Gesù come la fonte della vita, e ci parla anche della vita che è dentro di noi. Stiamo attenti quindi, di non cadere in una forma di idolatria della Bibbia, ovvero di rimanere ancorati in quello che sta scritto nella Bibbia, in modo ottuso, e senza capire che Dio non è intrappolate tra le pagine di un libro, ma è vivo dentro di noi.
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Io amo la Bibbia, per questo medito con voi tutti i giorni il Vangelo, e sono consapevole che Dio si può manifestare solo quando c’è una persona disposta ad ascoltare la sua parola.
Il modo più alto che Dio ha trovato per mostrare se stesso non è attraverso un libro, ma attraverso un uomo, il primo uomo Adamo fatto a immagine e somiglianza di Dio, e poi Gesù suo Figlio (chi ha visto lui ha visto il Padre), e oggi siamo noi ad essere un segno della sua presenza, siamo noi i suoi discepoli.