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fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 14 Gennaio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1,21b-28

Gesù entra nella sinagoga e insegna con un’autorità che lascia tutti stupiti. Ma ciò che colpisce ancora di più è il Suo incontro con un uomo posseduto da uno spirito impuro. Con poche parole, Gesù comanda al male di andarsene, e l’uomo viene liberato.

Questa scena ci ricorda una verità fondamentale: Gesù è il Liberatore. Lui è venuto non solo per insegnarci, ma per liberarci da tutto ciò che ci imprigiona e ci allontana da Dio. Anche noi, come quell’uomo nella sinagoga, portiamo dentro di noi qualcosa che ci limita: paura, rabbia, orgoglio, rancore, dipendenze o abitudini negative. Sono “spiriti impuri” che ci impediscono di vivere pienamente come figli di Dio.

La buona notizia è che non dobbiamo affrontare da soli queste lotte interiori. Gesù, con la Sua grazia, è sempre pronto a liberarci. Lui conosce le nostre fragilità e non ci condanna; piuttosto, ci tende la mano e ci invita a lasciarci guarire. Ma per ricevere questa liberazione, dobbiamo fare un passo di fede: riconoscere il male che è in noi e aprirci alla Sua azione trasformante.

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Gesù ci insegna che la Sua parola ha potere. Attraverso il Vangelo, i sacramenti e la preghiera, possiamo attingere alla forza di Cristo per vincere le battaglie del cuore. Non dobbiamo avere paura del male che ci affligge, perché con Gesù siamo sempre più forti.

Oggi chiediamoci: cosa c’è nel mio cuore che ha bisogno di essere liberato? Quale peso porto che Gesù può alleggerire? Avviciniamoci a Lui con fiducia, perché la Sua grazia può trasformare le nostre vite, restituendoci la libertà e la pace.

Unisciti a noi per un cammino di fede e preghiera comunitario.

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