Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati. Queste parole di Gesù sono molto incoraggianti, perché a forza di fare peccati, a forza, di piccoli o grandi errori, finiamo per perdere la fiducia in noi stessi e anche in Dio, smettiamo di credere che sia possibile fare passi avanti nella fede, e magari ci convinciamo che Dio si sia stancato di noi.
Ma il punto di vista di Gesù è più profondo di quanto possa sembrare a prima vista; infatti, è chiaro a tutti che Gesù ci sta dicendo che il peccato è per noi come una malattia dalla quale lui ci vuole guarire. Ma probabilmente non avete pensato a questo: se noi siamo vittime del peccato, allora chi è il responsabile del peccato?
Se il peccato è una malattia, noi siamo i malti, e Gesù è il medico, chi è allora che ha generato questa malattia? Ora vi dico il mio punto di vista. Come prima cosa, di fronte ad una malattia, dobbiamo preoccuparci di salvare il malto. Quindi è perfettamente inutile porsi troppe domande che non ci aiutano a salvare la persona; quindi, l’atteggiamento di chi condanna è sempre controproducente.
Non condannare, ma guarisci. Cerca sempre di favorire la crescita del bene, e poi, ma solo in seconda battuta, cerca di evitare che la malattia ritorni, cerca di evitare le occasioni di contagio, e se proprio ti ammali di nuovo ricorri subito al medico, non attendere che sia troppo tardi.
In qualsiasi caso, la cosa più importante da ricordare, è che il fine ultimo di Dio non è quello di punire il peccatore, ma di salvare la persona.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano