Ci sono tante provocazioni e offese che incontriamo nelle nostre giornate e che possono creare in noi un senso di rabbia, di turbamento, di ansia. Facilmente la nostra anima viene intorbidita da sensazioni e pensieri che invece di elevarci verso l’alto ci trascinano verso il basso.
A volte capita anche a me, mentre sto facendo una passeggiata all’aperto, e magari è una giornata stupenda, in un paesaggio incantato, ma i pensieri corrono in una direzione sbagliata, magari si soffermano su qualche problema, e mi impediscono di assaporare la bellezza che mi circonda.
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Ma se me ne accorgo, sapete cosa faccio? Caccio via i pensieri negativi e cerco di prendere consapevolezza del tempo di grazia che sto vivendo. Così, quando Gesù risorto si fa presente nella nostra vita ci domanda: Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
E poi, una parola che sempre dice Gesù risorto ai suoi discepoli è questa: pace a voi. Tutti noi siamo invitati ad aprire la nostra mente per lasciare uscire le preoccupazioni, e lasciare entrare la pace di Gesù risorto.
La sofferenza fa parte della vita, è vero, e quando arriva la sofferenza a nessuno viene voglia di essere sorridere, ma anche in quei momenti guardiamo alle mani e ai piedi di Gesù crocifisso, per trovare conforto, e per sentirci uniti a lui anche nel dolore. Fratelli e sorelle, che siete nella gioia o nella tristezza, nel nome di Cristo io vi dico: Pace a voi.