fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 12 Settembre 2022

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Bellissima la fede di questo centurione, una persona forte, di autorità, ma allo stesso umile e caritatevole. Caratteristiche che normalmente non vanno d’accordo, perché è facile che l’autorità dia alla testa, e invece questo centurione riesce a far convivere l’autorità con l’umiltà.

La sua autorità è evidente, non solo i suoi soldati romani gli ubbidiscono al primo comando e fanno quello che gli viene ordinato, ma anche gli anziano del popolo giudaico gli ubbidiscono, e infatti inizialmente sono loro ad andare a chiedere a Gesù che faccia un miracolo in suo favore.

Però il centurione dimostra tutta la sua umiltà, sia per il fatto che si dà tanta pena per cercare la guarigione del suo servo, sia perché non osa avvicinarsi a Gesù per senso di rispetto. Ebbene, perché parlo solo del centurione oggi?

Perché il Vangelo ci mostra questo soldato come un esempio da seguire, oggi andiamo a scuola dal centurione, e impariamo da lui ad usare l’autorità che Dio ci ha affidato, compiendo ogni nostra opera nel suo nome, con la sua forza, e allo stesso tempo mantenendo l’umiltà di chi è cosciente che, se non fosse per la bontà di Dio, noi non potremmo nemmeno alzare il capo per pregarlo.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano