Gesù, dopo essere stato battezzato, vive un momento straordinario: il cielo si apre, lo Spirito Santo scende su di Lui in forma corporea come una colomba, e una voce dal cielo dichiara: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”.
Il suo battesimo ci invita a riflettere sul nostro battesimo. Anche noi, come Gesù, siamo stati immersi nelle acque che rappresentano la purificazione e la vita nuova. Il nostro battesimo non è solo un rito, ma l’inizio di una relazione intima con Dio.
In quel momento, Dio ci ha guardati con amore e ha detto al nostro cuore: “Tu sei mio figlio, la mia figlia amata”. Questa verità deve darci forza ogni giorno: non siamo soli, non siamo abbandonati, siamo amati profondamente da Dio.
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Ma il battesimo non è solo un dono: è una missione. Giovanni il Battista lo dice chiaramente: “Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me…”. Attraverso il battesimo, riceviamo lo Spirito Santo che ci spinge a vivere come Gesù: amare senza misura, servire senza aspettare nulla in cambio, portare la luce di Dio nel mondo.
Oggi, chiediamoci: sto vivendo come un figlio di Dio? Permetto allo Spirito Santo di guidare le mie azioni e le mie scelte? Il battesimo non è solo un ricordo, ma una realtà viva che ci chiama ogni giorno a trasformare il nostro cuore e il mondo intorno a noi.
Lasciamo che la voce del Padre risuoni ancora una volta nei nostri cuori: “Tu sei il mio amato”. E rispondiamo con gioia, con fiducia, con la vita.