Se non vedete segni e prodigi voi non credete! Il nostro cuore incerto ha sempre bisogno di nuove conferme per poter credere. E quando i segni non arrivano la fede comincia a vacillare, e se poi ci accade qualche esperienza di forte sofferenza e Dio non interviene a risolvere il problema allora richiamo di rimanere scandalizzati e di perdere la fede.
Ma cosa ci aspettiamo da Dio? Che fede è, una fede che anziché essere un atto di fiducia e di abbandono sembra essere l’esatto opposto, ovvero la manifestazione di una sfiducia cronica che di nutre di segni. La fame di segni è una fame che non viene mai sfamata.
Quasi una forma di dipendenza, come i giocatori d’azzardo che quando vincono non si ritengono soddisfatti della vincita e continuano a giocare nella speranza di vincere ancora, fino a quando perdono tutto. E così accade anche in alcuni santuari, dove le persone hanno pregato e ricevuto una grazia, e il mese successivo sentono il bisogno di andare ancora, in cerca di un nuovo segno.
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E mentre cercano di dare una testimonianza dei grandi miracoli che avvengono in un luogo, vanno in cerca di nuovi segni, a testimonianza che quelli precedenti non erano stati sufficienti. Perché questa generazione va in cerca di segni per credere?
La risposta è semplice: perché ancora non crede. La sete di segni si placherà solo quando ti accorgerai che Gesù manifesta la verità della sua parola dentro di te, e non fuori di te. Se non incontri Gesù dentro di te non lo troverai nemmeno al di fuori.