HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 11 Maggio 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 11 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 16, 23b-28

Tutti noi diciamo molte preghiere, le preghiere a santa Maria, e poi c’è chi prega la Madonna di Pompei, chi quella di Fatima, chi quella di Medjugorje, e poi ci sono preghiere rivolte a Padre Pio, agli Angeli, le preghiere della antica tradizione cristiana, e quelle rivolte ai nuovi santi.

Ma è giusto pregare così? A chi deve essere rivolta la preghiera? Tutta la Sacra Scrittura e il magistero della chiesa sono concordi nell’affermare che noi possiamo pregare solo Dio. Tutte le preghiere devono essere rivolte a Dio.

Dio è uno, e solo lui è degno di essere lodato, e solo a lui noi dobbiamo rivolgere la nostra preghiera. Ogni preghiera è rivolta al Padre, ma Gesù ci dice anche: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Quindi possiamo rivolgerci anche direttamente a lui.

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Quanto allo Spirito santo è naturale che possiamo pregarlo, già per il fatto che ogni preghiera è sempre opera dello Spirito santo, e se non fosse così non sarebbe preghiera, sarebbe semplicemente un rimuginare dei nostri pensieri.

E allora, come la mettiamo con i santi? Bene, già nel Vangelo troviamo diversi casi di intercessione come, per esempio, santa Maria alle nozze di Cana che prega Gesù di compiere un miracolo in favore degli sposi. È quindi per noi è possibile rivolgerci ai santi, come a dei fratelli e delle sorelle che sono nel cielo, e chiedere la loro intercessione.

Ma dobbiamo sempre avere chiaro che noi preghiamo insieme con loro, ma non sono loro i destinatari della preghiera. Uno è Dio, e solo lui possiamo pregare.

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