fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 10 Settembre 2023

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Nella nostra chiesa dedicata alla Santissima Annunciata, in alto, sulla parete centrale dell’abside si può vedere un affresco che rappresenta l’annunciazione. L’angelo Gabriele che porta a Maria l’annuncio del concepimento di un figlio per opera dello Spirito Santo, e quel bambino sarà chiamato Gesù.

Un particolare interessante di questo affresco è che ai piedi dell’angelo c’è un gatto che guarda verso di lui. E normalmente le persone mi domandano il significato di quel gatto, e io ho una mia interpretazione particolare. Il gatto è presente perché è un testimone della presenza spirituale dell’angelo.

Quello che il Romanino ha voluto raffigurare è che l’annunciazione non è semplicemente un fatto interiore, una ispirazione nell’anima di santa Maria, ma è qualcosa di concreto, di reale, ed il gatto è come se fosse il secondo testimone che garantisce che anche lui si è accorto della presenza dell’angelo.

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Vi ho raccontato questo, per farvi capire per quale ragione Gesù ci dice di dare la nostra testimonianza alla presenza di una o due persone, serve almeno un testimone, e poi se è necessario anche con tutta la comunità. Perché la testimonianza di fede non è un sogno, non è un qualcosa di immaginario, ma è qualcosa di concreto, che passa attraverso delle persone reali.

Poi ognuno è libero di fare la sua scelta se credere o no, ma nessuno può fingere di non aver ricevuto la proposta di seguire Gesù, non sarebbe onesto. No, il vangelo ti è stato annunciato, ora assumiti la responsabilità di scegliere se vuoi ascoltarlo o no.

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Fonte: il canale YOUTUBE di ☩ fra Stefano