HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 10 Ottobre 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 10 Ottobre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 10,38-42

Immaginate di bussare alla porta di un amico nel cuore della notte. Avete un bisogno urgente e sapete che solo lui puรฒ aiutarvi. Forse esitate, temendo di disturbare. Ma alla fine bussate, perchรฉ la vostra amicizia รจ forte e sapete che lui capirร .

Gesรน ci racconta questa storia non per dirci che Dio รจ infinitamente piรน disponibile e premuroso di qualsiasi amico terreno.

A volte pensiamo a Dio come a una figura distante, severa, forse persino come un rivale che limita la nostra libertร . Ma Gesรน ci mostra un’immagine completamente diversa: Dio รจ il nostro amico piรน intimo, sempre sveglio, sempre in ascolto, sempre pronto ad aiutarci. “Chiedete e vi sarร  dato”, ci dice Gesรน. Non รจ un invito a tempestare Dio di richieste egoistiche, ma un incoraggiamento a fidarci di Lui, a condividere con Lui le nostre preoccupazioni, i nostri sogni, le nostre paure. Come faremmo con un amico carissimo.

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L’immagine di Dio come amico cambia tutto. Non dobbiamo temere di avvicinarci a Lui. Non dobbiamo pensare che le nostre richieste lo infastidiscano.

Pregare diventa allora come chiacchierare con un amico. Possiamo essere totalmente noi stessi, senza maschere. Possiamo ridere, piangere, arrabbiarci, gioire. Dio ci ascolta, ci comprende, ci sostiene.

Oggi, proviamo a guardare a Dio in questo modo nuovo. Non come un giudice severo o un rivale, ma come l’Amico piรน fedele, sempre pronto ad accoglierci, ad ascoltarci, a darci ciรฒ di cui abbiamo veramente bisogno. Un Amico che non dorme mai e la cui porta รจ sempre aperta.

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