fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 10 Dicembre 2022

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Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia? La ragione è semplice, perché la Sacra Scrittura aveva profetizzato che, prima dell’arrivo del Messia, sarebbe dovuto tornare il profeta Elia a preparargli la strada, cioè a preparargli un popolo pronto ad accoglierlo. Questa profezia si è realizzata simbolicamente in Giovanni Battista.

E dico simbolicamente perché Giovanni non era Elia in persona, ma ha realizzato in sé stesso la profezia di Elia, e lui che ha cercato di preparare il popolo all’arrivo di Gesù, ma le autorità non lo hanno riconosciuto, non lo hanno accolto, anzi, lo hanno perfino relegato a vivere nel deserto.

Con l’arrivo di Gesù che è il Messia, in realtà non è finito il tempo dell’attesa, e sapete perché, perché fin che c’è vita c’è sempre attesa, perché la vita di ciascuno di noi è sempre proiettata verso il futuro, verso l’attesa di un compimento di tutta la nostra storia. Oggi siamo noi, che attendiamo il Messia, anche se Gesù è già venuto, e ha già vissuto la sua vita tra di noi, come ogni essere umano, dal concepimento fino alla morte.

E tuttavia lui continua ad essere anche la meta del nostro cammino. Perché un giorno compariremo davanti a lui, e in quel giorno lui ci chiederà se lo abbiamo riconosciuto, nei poveri, negli emarginati, nei malati, nei carcerati. Chi passa il proprio tempo senza attendersi niente dalla vita non troverà niente, ma chi cerca il Messia lo troverà.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano