Nella festa di tutti i santi la Chiesa non ci propone il passo del vangelo in cui Gesù ci dice di essere perfetti come è perfetto il Padre nostro che è nei cieli, infatti la santità non è perfezione. Chiaramente noi prendiamo la perfezione come meta del nostro cammino spirituale, perché avere una meta così grande ci permette di poter crescere sempre nelle fede e nella compassione, ma essere santi non significa essere perfetti, altrimenti la festa di tutti i santi sarebbe una festa con pochi invitati, ma non è così.
I santi sono una moltitudine immensa, tanto che non si può contare, questo ci viene detto dal libro dell’Apocalisse. Ed ecco che le beatitudini ci spiegano cos’è la santità: essere santi significa essere beati, significa avere trovato un modo di vivere che ci fa sentire bene. Non è la rincorsa al benessere, a volte si può piangere, a volte si può essere calunniati, o perfino perseguitati, ma in tutto questo c’è una pace interiore, una pace che nasce dal sentire che stiamo vivendo secondo lo Spirito santo.
Noi diventiamo santi quando accogliamo Dio come il nostro consolatore, quando arriviamo a dire: sei tu la mia unica ricompensa in questa vita. Siamo tutti invitati a partecipare alla festa di tutti i santi, e non come spettatori, ma da protagonisti. Si, dico sul serio, anche tu, nella tua vita, puoi essere santo.
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Fonte: il canale YOUTUBE di ☩ fra Stefano