Giustamente Gesù ci fa osservare che noi siamo bravi a fare le previsioni del tempo, ma siamo del tutto impreparati a comprendere quello che sta avvenendo nella nostra vita e nella società. Sembra quasi un paradosso, che siamo capaci di conoscere il cielo tanto alto e distante da noi, e non comprendiamo il nostro cuore che sta dentro di noi.
Effettivamente è molto difficile comprendere qualcosa quando ci si è dentro, per esempio se uno sta dentro ad un appartamento può perfino scordarsi se si trova in un piccolo villaggio in campagna o nel più alto dei grattacieli di Dubai. E per noi è più facile conoscere il medioevo che comprendere l’epoca in cui viviamo.
Anche per questa ragione il Vangelo è così prezioso per tutti noi, perché ci permette di guardare alle cose dall’esterno. Guardiamo al nostro mondo con uno sguardo che viene dal passato, da duemila anni fa, ma la cosa molto più importante è che guardiamo a ciò che accade sulla terra con uno sguardo che viene dall’alto, che viene da Dio.
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Ed è grazie a questo sguardo spirituale che ci accorgiamo che alcune cose che a noi appaiono essere importanti ed urgenti, in realtà sono un affaticarsi per nulla. E capiamo anche che alla fine dei conti dovremmo solo preoccuparci ad essere persone che vivono nella pace e che cercano di lasciare un mondo migliore di quello che hanno trovato.
Ed è una cosa che non stiamo facendo.