fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 1 Agosto 2022

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Notavo l’aspetto simbolico di questo passo del Vangelo che comincia dicendo che Gesù si trovava in un luogo deserto, subito dopo capiamo che non era affatto deserto; infatti, c’era una grande folla in quel luogo, e poi ancora più avanti Gesù ordina alla folla di sedersi sull’erba, e anche l’erba non si addice ad un luogo deserto. E allora mi viene da chiedermi che strana ambientazione sia stata descritta, e che significato possa avere.

Il fatto che il deserto sia un luogo affollato ci fa capire che molte persone vivono l’esperienza del deserto, le folle, probabilmente la maggior parte degli esseri umani vivono una condizione interiore di solitudine, di smarrimento, di sete. Tutti noi abbiamo attraversato momenti di deserto, ma per molte persone questa è una condizione stabile della vita.

Gesù ha il cibo necessario per sfamare queste persone, questo cibo è la sua parola che non ci fa sentire soli e abbandonati, ma ci indica una direzione verso cui camminare. Questa è la parola che noi riceviamo ogni giorno e che poi siamo invitati a condividere con gli altri. Il gesto di spezzare il pane non è solo un segno di condivisione, ma è anche simbolo della nostra capacità di adattare il messaggio, che abbiamo ricevuto da Gesù, alle persone con cui vogliamo condividerlo.

Non è sufficiente ripetere come i pappagalli quello che abbiamo udito, è necessaria una nostra elaborazione. È così che il pane si moltiplica fino a sfamare ogni persona. Ed è così che il deserto si trasforma in un prato, il mondo smette di essere un luogo morte e diventa un luogo di vita, non è più un luogo di solitudine ma di comunione.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano